Bisognava raggiungere la somma di 21 mila euro per acquistare l’ecografo da donare al reparto di Medicina dell’Ospedale di Praia a Mare, ma la gara di solidarietà è stata tale che i fondi raccolti sono stati più del doppio; tant’è che gli organizzatori hanno dovuto fermarla. Pertanto, non solo è stato acquistato lo strumento diagnostico, ma è rimasta anche una cospicua somma che potrà essere utilizzata per comprare altre apparecchiature.
Questo il primo dato positivo fornito durante la conferenza stampa tenutasi stamani, mercoledì 17 settembre, presso l’Ospedale della Città dell’Isola, in occasione della cerimonia di consegna del macchinario di ultimissima generazione. Presenti gli organizzatori della raccolta fondi andata in scena nell’agosto scorso, dal titolo “Pizza solidale per un cuore buono”. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Noi per Filippo in collaborazione con i Lions Club di Amantea, Belvedere, Riviera dei Cedri, Diamante e Alto Tirreno Cosentino.
Tutto è nato dalla volontà di Andrea De Lorenzo, l’infermiere 46enne scomparso prematuramente a causa delle ferite riportate nell’incidente del 22 agosto scorso. Una storia cominciata nell’agosto 2024 e che si è concretizzata con la sinergia nata tra l’associazione “Noi per Filippo”, i Lions club della fascia tirrenica e persone di buona volontà.
Quella di oggi è stata una giornata dedicata al ricordo di Andrea, al suo entusiasmo e al desiderio che aveva di vedere rifiorire il nosocomio praiese. La sua speranza è stata quindi esaudita, grazie alla solidarietà delle persone. Addirittura, da quanto riferito nel corso della conferenza, la ditta fornitrice donerà un ecografo portatile al reparto di Radiologia.
Ma si è parlato anche della situazione dell’ospedale di Praia a Mare: una struttura che dev’essere ancora completata, che necessità di una chirurgia e di personale. Per fare tutto questo ci vogliono soldi, quindi fondi che devono essere stanziati. Non sono mancati gli appelli alla politica, che deve smuovere le acque in maniera veloce e concreta, perché in ballo c’è la cosa più importante e preziosa che ciascuno di noi ha: la salute.
La cerimonia di oggi, come è stato sottolineato in diverse occasioni durante la conferenza stampa, pone al centro un aspetto: l’unione fa la forza. Questo messaggio deve risuonare in continuazione, perché se è vero che la struttura praiese non è perfetta, dall’altra va tutelata, protetta e soprattutto sostenuta, così come veniva sottolineato più volte da Andrea.